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venerdì 12 agosto 2022

~ QUAL È LA PROVA CHE DIMOSTRA L'ESISTENZA DI DIO? ~

 — Una domanda per la quale vale la pena spendere la propria vita, alla ricerca di una risposta —



«Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?»


● Tutto inizia da una domanda; su questa domanda ci si potrebbe spendere sopra un'intera vita ma, nonostante questo, essa non basterebbe per trovarne la risposta. In fondo, cos'è l'uomo che non si chiede come mai esiste ed è giunto fin qui, soprattutto, da cosa è nato tutto ciò che fa parte della sua vita, di lui stesso e dell'intera esistenza di cui fa parte?


Per rispondere a questa grande domanda, lasciate che vi spieghi.

La prova sta nel fatto che la nostra vita è complessa, logica e non regolata dal caso. Poiché la logica, le idee, i pensieri, le decisioni e la complessità appartengono a qualcuno che pensi, che decida, che stabilisca e che crei la propria opera, dandogli forma e modellandola: Dio. Questo concetto può essere riportato e paragonato, per esempio: ad un pittore, che pensa e dipinge la propria tela; ad uno scultore, che pensa e modella la propria opera; ad un musicista, che pensa e compone la propria musica; oppure ad un poeta, che pensa e scrive i propri versi; poiché dal nulla non nasce nulla. C'è questo pensiero, questa idea e questa volontà di creare e dare forma ad un qualcosa, alla base, come negli esempi che vi ho appena fatto. Seguendo questo concetto, per esempio: un universo nato dal niente, per un puro caso, il “Big Bang, non potrebbe mai essere complesso né contraddistinto da leggi fisiche, oltre a non poter essere pieno di logica, come la nostra vita; ma soprattutto, esso, data la sua infinità, non potrebbe mai avere dei limiti o delle barriere invalicabili, come per esempio: i sessi, i sensi, gli elementi presenti in natura e i colori primari. Questi limiti, queste barriere invalicabili e queste decisioni appartengono soltanto a qualcuno che li stabilisca all'interno della propria creazione: un creatore, Dio, non un caso accaduto dal nulla.

Un puro caso accaduto dal niente, senza alcun creatore alla base, avrebbe mai potuto stabilire delle leggi fisiche, dei limiti oppure altro? Assolutamente no. Questo è impossibile, perché il nulla non può né stabilire niente, né creare niente e nemmeno dare origine alla vita.

Se per esempio, voi prendete una tela bianca, lasciate che dei colori ci cadano sopra a caso, senza alcun pensiero che li guidi per dipingere, non potrà mai venirvi fuori un qualcosa di curato, pensato e logico; esattamente come se prendete delle lettere e le gettate a caso, non potrà mai venirvi fuori una frase o addirittura un discorso logico, composto da tali lettere. Questo esempio lo potete riportare nella vita stessa, la quale è estremamente complessa e logica.

L'universo infinito e nato da una casualità si smentisce da solo proprio alla base, perché è smentito dalla nostra realtà osservabile e dalla stessa logica; la quale, in uno scenario del genere, non potrebbe mai esistere, proprio perché è l'esatto opposto della base e dell'origine di tale modello: il caso.

Il caso e la logica sono agli antipodi, come la notte ed il giorno. Nel caso, infatti, non esiste e non esisterà mai alcuna logica.

Il fatto che non esista, che non si possa immaginare o creare un quarto colore primario, un nuovo senso (oltre alla vista, all'udito, all'olfatto, eccetera), oppure un terzo sesso, dimostra in maniera logica ed inoppugnabile che la nostra esistenza è stata pensata e creata da Dio; questo per via di tali limiti o barriere invalicabili presenti nell'esistenza, oltre alle quali non si può andare oltre né trovando tutto questo nella realtà né pensandolo nella mente.

Se esiste un determinato muro, oppure una barriera, significa che tale muro sia stato posto da qualcuno; quel qualcuno è Dio, il Creatore: la logica, opposta al caso.

Nel caso non vi è mai alcuna logica, perché essa appartiene ad un pensiero, ad un creatore; essa appartiene a qualcuno che pensi, che decida, che stabilisca e che dia forma alla propria opera.

Ogni causa accade per un determinato motivo, mai dal niente. Niente nasce dal nulla, soprattutto non una vita logica e complessa come la nostra, come si può osservare in tutto ciò che ci circonda e in noi stessi. Poiché noi uomini siamo fin troppo complessi per appartenere alla casualità. Si vede chiaramente che proveniamo da un progetto, da un disegno molto più grande e profondo di un mero caso.

In un misero caso, orribile e nichilista, non potrebbero mai esistere nemmeno i sentimenti, come l'amore: il motore e la gioia della vita, perché il niente non può generare né dare vita a niente.

Osservate la bellezza e la complessità della vita, con la natura, le piante, gli animali e gli uomini: tutto questo è regolato da una logica e da una catena che accomuna ed unisce il tutto, in modo logico e complesso, e non regolato dal caso.

In sintesi, la logica presente nella nostra esistenza conferma un creatore alla base del tutto, non un caso, il quale non avrebbe mai potuto né decidere né creare e nemmeno stabilire niente. C'è un disegno, un'intelligenza alla base della vita, e quel qualcosa è Dio.

○ Di fronte a tutto questo, si aprono due importanti questioni. La prima, seguendo il fallace e contorto ragionamento secondo il quale Dio non esisterebbe e che tutto sia stato originato dal niente, per caso, è questa:

1) Quante probabilità c'erano che in un enorme caso avvenuto dal niente, proprio per puro caso, potesse nascere un “sistema solare in cui si trova una Terra sferica”, posta in un ambiente perfettamente favorevole per la vita, come l'unico “pianeta del sistema solare che la ospita”, rimasto integro per miliardi di anni — sempre secondo il modello eliocentrico — e non distrutto e scomparso sino ad oggi?


La seconda, invece, è questa:

2) Quante probabilità c'erano che, sempre in questo enorme scenario posto nel puro caos ed in continuo movimento e cambiamento, appunto nello “spazio infinito” in cui si trova questa presunta “Terra sferica che gira”, potesse svilupparsi una vita logica e complessa come la nostra, in cui si può scorgere la complessità ed una catena che accomuna ed unisce il tutto (le piante, gli animali e gli esseri umani): un qualcosa di pensato e non originato dal caso e dal niente?


Adesso pensateci bene, in maniera obiettiva e logica, come feci io molti anni fa, e trovate dentro di voi questa risposta, pensando con la vostra testa ed osservando il mondo stesso e tutto ciò che vi circonda, osservando pure voi stessi: degli uomini complessi, dotati della facoltà del pensiero logico e razionale, un qualcosa di assolutamente opposto al caso.

La risposta a queste due importanti e fondamentali questioni è: zero. Poiché questo sarebbe un po' come vincere alla lotteria milioni di volte di fila con la stessa serie di numeri, cioè una cosa assolutamente impossibile, facendo un esempio semplice e che possa essere compreso da tutti.

Non è il semplice gettare a caso delle lettere che compone una poesia o un pensiero logico e scritto; non è il gettare a caso dei materiali per aria che compone un'opera; non sono il niente ed il caos che generano la vita, ma lo sono il pensiero, la logica e l'amore, Dio.

Per dimostrare l'impossibilità del caso che dia origine ad un qualcosa di complesso e logico come la nostra vita, in maniera chiara, semplice ed indiscutibile, eseguite questo esperimento effettuabile da tutti: prendete un gruppo di lettere e buttatele, oppure fatele cadere da sole, a caso, su un tavolo o in un contenitore; dopo verificate se vi potrà mai venire fuori una frase o addirittura un intero discorso scritto e logico, uscito fuori proprio per puro caso, eseguendo il vostro esperimento. Poiché una frase o un discorso scritti sarebbero un qualcosa derivato da una decisione ed un pensiero della mente, non dal niente e dal caso. Potete impiegarci tutti i miliardi di anni che volete nei vostri tentativi e provarci all'infinito; tuttavia, alla fine, il risultato che vi siete prefissati — creare una logica in un un'opera dal caso, senza una decisione ed un pensiero che guidino questo processo — avrà sempre zero probabilità di riuscita. La stessa cosa avverrebbe nello scenario caotico e nato dal niente, per puro caso, da un'immensa esplosione, dello “spazio”, senza Dio alla base, con tutto il resto che compone questo infinito ed enorme scenario (i buchi neri; le galassie; le supernove; i sistemi solari; i meteoriti; i pianeti; eccetera.), fino ad arrivare alla “Terra sferica o geoidale — se preferite  che ruota su sé stessa e, allo stesso tempo, intorno al sole”, posta in un ambiente in cui tutto è in continuo mutamento e cambiamento, nello spazio infinito, pronto a collassare da un momento all'altro.

Se un qualcosa è impossibile da ottenere fin dall'inizio, con zero probabilità di successo (come nell'esempio che vi avevo fatto prima: vincere alla lotteria milioni di volte di fila con la stessa identica combinazione di numeri), nemmeno dilatando a dismisura il tempo per i tentativi necessari per ottenere questo qualcosa, con addirittura miliardi di anni, non potrà mai accadere, mai e poi mai. Questa sarebbe la non esistenza senza Dio, il Creatore: il pensiero, la logica e l'amore che hanno dato origine a tutto.

Il fatto è che gli atei, coloro che negano l'esistenza di Dio, sono delle persone estremamente nichiliste, che non danno alcun valore né importanza alla vita; che odiano l'idea di rendere conto a qualcuno delle loro azioni compiute in vita; che negano i sentimenti e quel grande e profondo amore alla base della vita stessa. Io lo so bene, perché anni fa ero anch'io ateo e negavo l'esistenza di Dio; lo prendevo come un mito e una favola per folli e bigotti. Pensavo proprio come un ateo, con un gelido e siderale vuoto nella mente, sapendo che non esisteva niente: soltanto un mero caso di cui tutti noi facevamo parte; e questo era peggio di morire, perché era un'esistenza vuota e vissuta senza alcun motivo per esistere.


— All'Ateo —

○ Quindi io, a te, uomo nichilista, che nega sia l'importanza che il valore della vita, insieme a Dio, dico questo: vivi la tua esistenza per niente, sapendo che un giorno morirai e scomparirai per sempre, perdendo tutto, come un'ombra gelida e senza alcuna via nella propria vita. Vivi senza alcun motivo per esistere e muori nel tuo caso, tanto amato da te, insieme alla morte. Poiché l'idea stessa di un Creatore alla base ti spaventa e la rinneghi, visto che sai bene che, alla fine, in questo scenario che odi così tanto e dove non puoi decidere, tu dovrai dare conto a Lui delle opere che hai compiuto in vita; e tu te ne vergogni, perché sai bene di avere sbagliato. Quindi vai avanti cullato dalla comoda e confortevole illusione, che ti sei costruito intorno e nella quale ti sei rintanato, che non esiste né alcun Dio né alcun peccato e che la vita stessa è soltanto un mero caso.

La tua esistenza, secondo il tuo ragionamento assolutamente sbagliato, contorto e malato, è inutile, vissuta per niente e sapendo che un giorno finirà, perdendo ogni cosa: tutti coloro che ti sono cari, se ne hai o ne hai mai avuti, ed ogni cosa di te, ricordo, sentimento o opera compiuta.

La tua vita è come il costruire un grande e bel castello di sabbia, impegnandoti nel modellarlo, davanti al mare, sapendo che le onde arriveranno e spazzeranno via tutto, rendendo vana la tua opera, esattamente come la vita che pensi di vivere, vissuta senza alcun motivo, giorno dopo giorno.

Per cosa hai vissuto fino ad oggi? Per cosa sei andato avanti nella tua via nella vita, vivendo le tue giornate senza scopo e come in un sogno spento e tetro, senza i colori ed il calore dell'amore? Per il denaro? Per il potere? Tutto questo non ha alcun valore ed è assolutamente niente.

Tu hai vissuto la tua vita in bianco e nero, come un animale autodistruttivo, devastato, sopraffatto dalla stessa gabbia mentale e nichilista nella quale si era rintanato, senza alcun valore nella sua vita, che attendeva che le onde e le fiamme si rompessero, ponendo fine alla sua esistenza, nel nulla.

Sai, uomo ateo e nichilista, io, pur non avendo vissuto tanto ed essendo ancora, diciamo giovane, ho sempre osservato e pensato nella mia vita, fin da quando ho memoria, pur sbagliando, come quando ero anch'io come te, ateo e senza Dio; tuttavia, io, almeno l'ho fatto, in maniera sincera e mosso da un desiderio ed una ricerca che gridavano dentro di me, alla ricerca della verità nella vita, della giustizia e del desiderio del bene. Fu questo a condurmi da Dio; e per quanto a te potrà sembrare folle e da stolti, io non tonerò mai più indietro, poiché questa è la mia scelta, fatta da me, nella mia strada nella vita.

Tu, a me, non hai assolutamente niente né da insegnare né da dire, perché io so bene quale siano il tuo pensiero e la tua ideologia, contraddistinta dal gelido nichilismo, visto che, un tempo, questo faceva parte di me, essendo come te.

Vai avanti, vivendo per nulla, ed un giorno ti accorgerai di aver sbagliato, rendendoti conto del tuo errore. A quel punto, però, sarà troppo tardi e ti ricorderai delle mie parole.


Hai vissuto la tua vita senza alcun senso, senza alcuna direzione, senza alcun calore;

hai vagato come un'ombra tetra e gelida, mossa da un profondo ed abissale vuoto interiore, che ti ha divorato sia la mente che l'anima, impedendoti di vedere la luce dell'amore;

grandi saranno le tenebre che ti avvolgeranno; grande sarà la tua paura; grande sarà il tuo dolore, quando ti riunirai alla morte ed al niente che tanto ami, perdendo per sempre quello che nella vita ha realmente il significato ed il valore.


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Sapete, amici, fratelli e sorelle, Dio è Colui che vi ama e che vi ha dato questa possibilità di vivere la vostra vita. Dio è Colui che ha dato vita a tutto ciò che ci circonda ed al mondo in cui abitiamo, dalla piccola e preziosa goccia d'acqua fino alla grande e possente montagna; in ognuna di queste opere, che sono state manifestate da Lui, con grande sapienza e, soprattutto, amore, può essere scorta la Sua inarrivabile ed eterna potenza, che si è manifestata in noi ed in tutto ciò che compone la nostra esistenza.

Yeshua, Dio fatto uomo, che visse sulla Terra e camminò in mezzo a noi, è Colui che salva. Il significato del Suo Nome, infatti, è “Dio salva”. Poiché nessuno, se non per mezzo di Lui, viene salvato e va dal Padre.


○ E Gesù disse:

«Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se mi aveste conosciuto, avreste conosciuto anche mio Padre; fin da ora lo conoscete e l'avete visto.»

(GIOVANNI 14:6—7)


Noi abbiamo innumerevoli fonti storiche, addirittura neutrali e non cristiane, non tratte dalla Bibbia, sull'esistenza di Yeshua e del Cristianesimo, sulle quali ho realizzato due video. Queste fonti storiche e prove, in alcune delle quali i loro autori e storici scrissero e si schierarono sia contro Cristo che contro i Cristiani, dimostrano in maniera inoppugnabile la loro esistenza nella storia. Le stesse persecuzioni dei Cristiani ai tempi dell'impero romano dimostrano che ci fu e c'è tutt'oggi un grande gruppo di persone, come una famiglia ed un popolo puro e giusto, mosse dalla loro profonda, pura ed inscalfibile fede, che hanno dato tutto, perfino la vita, per il Maestro, Dio fatto uomo. Poiché, oggigiorno, i Cristiani sono le persone più perseguitate ed uccise al mondo per via della loro fede; e questo non può essere assolutamente né negato né ignorato.


«Se non faccio le opere del Padre mio, non credetemi, ma se le faccio, anche se non credete a me, credete almeno alle opere, affinché conosciate e crediate che il Padre è in me e io in lui».

(GIOVANNI 10:37—38)


Non c'è alcun mito né alcuna menzogna in questo. Le opere di Dio sono certe e veraci, manifestate in noi e nel mondo i cui abitiamo.

Ciò che sentite dentro di voi (i sentimenti, la gioia, il dolore, l'amore), è vero e profondo, non falso e non delle mere illusioni, derivate dal niente. Vorreste quindi negare la vostra stessa vita, che avete vissuto fino ad oggi, arrivando fino a qui? E se sì, per quale motivo avreste vissuto fino ad oggi? Per paura della morte? Per il solo lasciarsi vivere e spegnersi all'improvviso, come una candela solitaria, la cui isolata e fioca luce si spegne nel buio? No, non è affatto così, perché questa è la vostra vita, la vostra storia, che avete vissuto voi stessi, in prima persona e non come degli spettatori; l'avete vissuta da dietro i vostri occhi, dal battito del vostro cuore, dal ritmo del vostro respiro e dal profondo e prezioso flusso della vostra anima, che scorre come un fiume e che vi è stata donata, senza niente in cambio, da Dio, per farvi esistere come uomini e donne in questo mondo. Quindi pensateci.

Questo era ciò che volevo dirvi.


~ LA PΛUSΛ EPICΛ II — REPRISƎ ~


Infine, eravate là, dall'altra sponda della vita, ed osservavate passare ogni cosa: tutto vi scivolava addosso, ma non vi toccava; osservavate, ma non vedevate né colori né luce; udivate, ma sentivate solo un limbo perenne, senza alcun suono; parlavate, ma non uscivano parole dalla vostra bocca; piangevate, ma non scendevano lacrime dai vostri occhi; vivevate, ma senza esistere davvero. 

Chi siete voi? Dove andrete? Per quale motivo vivete ed andate avanti? Rivedrete mai i vostri cari, chi avete amato, le persone alle quali tenevate nella vostra vita?

Morirete e sparirete per sempre in un misero caso, dove niente ha importanza. Volete davvero una vita simile? Io no, primo perché non è assolutamente così e secondo perché sarebbe a dir poco orribile questo. Questo è ciò che vi attende senza Dio, sappiatelo. Per quale motivo, quindi, andate avanti, con l'idea che perderete tutto, ogni cosa fatta in vita e tutti coloro che amate, senza mai più rivederli?

Tutto ciò che avete visto, che avete detto, che avete fatto, che avete vissuto nella vostra vita, scomparirà per sempre e non ne rimarrà niente.

Non è forse bello amare la vita e rispettarla? Non è forse giusto fare del bene? Non è forse vero che la vita è importante e che non è un caso? Vi chiedo questo.

Dio ha lasciato l'uomo libero di scegliere, anche in negativo, poiché il Signore non è un dittatore ma desidera un uomo libero che sappia cosa sia giusto e sbagliato, senza forzature e non come un'automa senza la possibilità di scegliere. Quindi, la scelta è vostra; la vita è vostra, esattamente come per quanto riguarda me. Io ho deciso di fare questo e mai mi fermerò. Spendo volentieri la mia vita in questo modo: alla ricerca del bene, della giustizia e della verità, le quali mi condussero da Dio e dalla Sua Parola. Io non tornerò mai più indietro.


○ Per concludere, ve lo dissi già una volta, ma ve lo ripeto volentieri: siamo sempre noi, nonostante siano cambiati i luoghi, i costumi, gli edifici, le abitudini, ma siamo sempre degli uomini e delle donne creati da Dio che abitano in questo mondo. È così e nessuno ci porterà mai via le nostre vere origini, ciò che siamo, chi siamo e chi ci ha dato la vita, Dio.

Dio vi ama e desidera soltanto il bene per voi.

Che Dio vi benedica, vi fortifichi e vi stia accanto nella vostra vita.

Vi saluto.


   «Conoscerete la verità ed essa vi renderà liberi.»


~ KΛΣUΣ PΛTHOΣ ~



“Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata.”


“Al Re dei secoli incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen!”


Ho un tornado nel mio cuore; ho un oceano nella mia anima 

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